E’ tempo di bilanci per i Condomìni che hanno installato la contabilizzazione del calore
E’ passata la prima stagione termica per molti Condomìni che hanno installato la contabilizzazione del calore e che oggi hanno la chiusura dei bilanci.
Ma come deve fare l’amministratore del Condominio per ripartire le spese del riscaldamento con il nuovo criterio imposto dal d.lgs. 102/2014?
Oggi ci rivolgiamo in particolare agli amministratori di Condominio, che sono alle prese con la chiusura del bilancio e si trovano di fronte alla necessità di ripartire le spese del riscaldamento con il nuovo criterio.
Ma ci rivolgiamo anche ai singoli Condòmini che giustamente vogliono capire meglio come gli saranno attribuite le spese per il riscaldamento.
Il D.lgs. 102/2014 impone di ripartire le spese di riscaldamento in base alla norma UNI 10200.
Chiariamo quali sono le spese di riscaldamento da suddividere.
La norma parla di:
- spesa energetica, ovvero spesa per combustibile: gas o gasolio ed energia elettrica. Quest’ultima soltanto per la quota parte consumata da caldaia, pompe, ausiliari dell’impianto di riscaldamento
- spesa per conduzione e manutenzione ordinaria dell’impianto termico
- spesa per gestione del servizio di contabilizzazione: è la spesa per la società specializzata che si occupa delle letture dei consumi registrati dagli apparecchi e della ripartizione delle spese a norma di legge
Ognuna di queste spese deve in primo luogo essere suddivisa tra quota relativa al riscaldamento e quota relativa all’acqua calda sanitaria, in base ai coefficienti kcli e kacs determinati dal progettista.
I consumi energetici del Condominio vengono poi divisi tra consumi volontari e consumi involontari, in base ai calcoli del progettista dell’impianto.
SFATIAMO UN PICCOLO MITO SUI CONSUMI INVOLONTARI Si tratta di un consumo “teorico” calcolato in base alle norme, e fisso, uguale ogni anno a prescindere dal consumo reale di gas, gasolio, energia elettrica. In poche parole non è una percentuale della spesa annua (es. 25%), bensì una quota parte del consumo teorico espresso in kWh di energia. Per sapere a quanto equivale in euro il consumo involontario del Condominio, dobbiamo moltiplicare i kWh per il costo dell’energia, ovvero per gli €/kWh che a loro volta vanno calcolati di anno in anno, in base ai prezzi del gas/gasolio e dell’energia elettrica. E’ per via di tutti questi calcoli necessari che il servizio di ripartizione spese è affidato quasi sempre a società specializzate. |
Il criterio con cui la norma 10200 impone di ripartire ciascuna voce di spesa
La spesa energetica relativa ai consumi volontari sarà ripartita in base ai consumi di ciascun appartamento, misurati dagli apparecchi.
Quindi la spesa per consumo volontario per riscaldamento sarà ripartita in base ai consumi misurati dagli apparecchi installati sui termosifoni, mentre quella per consumo volontario di acqua calda sarà ripartita in base alle misure sui boiler termoelettrici.
La spesa per consumi involontari, così come quella per conduzione e manutenzione e quella per il servizio di contabilizzazione devono invece essere divise in base ai nuovi millesimi determinati dal progettista. Ci saranno ovviamente sia i millesimi per il riscaldamento che i millesimi per l’acqua calda.
Si d’accordo, ma se voglio occuparmi personalmente della ripartizione delle spese, come devo fare?
Qua trovate un elenco delle informazioni da richiedere al progettista (“prospetto riassuntivo prestazioni energetiche” ), che sono necessarie per applicare la norma UNI 10200.
Per metterla in pratica, però, non ci sono scorciatoie: è così articolata che non c’è verso di spiegarla in maniera semplice. Si può acquistare la norma uni qui. Bisogna studiarsela attentamente, perché gli algoritmi da utilizzare sono molti e le variabili sono tantissime.
In ogni caso, per farvi un’idea, qua potete trovare un esempio del flusso delle operazioni da fare per un Condominio “semplice” con caldaia centralizzata per riscaldamento (senza produzione centralizzata di acqua calda), e impianto a colonne montanti con ripartitori.
Può succedere che vi imbattiate in foglietti excel che hanno la presunzione di fare i conti secondo la norma…diffidatene! Ne abbiamo visti un paio e non si avvicinano neanche lontanamente all’applicazione corretta della 10200, e vi espongono soltanto alle contestazioni dei Condòmini, ai quali dovrete rendere conto dei calcoli e dei risultati.
Alla fine, il singolo Condomino avrà modo di capire quanto ha consumato?
I Condòmini dovranno ricevere un prospetto individuale nel quale saranno riportate dettagliatamente tutte le voci di spesa risultanti dai calcoli. A nostro giudizio però, il prospetto proposto nella 10200 non è molto chiaro e non permette al Condomino di capire dove può agire per risparmiare. Per questa ragione ci siamo inventati la nostra “Bolletta del Calore”
Ecco un fac-simile del prospetto di ripartizione spese che propone la norma 10200
A prescindere dal formato grafico, nel prospetto di ripartizione devono essere contenute almeno tutte le informazioni previste dalla norma, più altre informazioni imposte dalla delibera dell’Autorità per l’Energia:
- fattori k con i quali sono stati programmati gli apparecchi per la contabilizzazione
- consumo percentuale della singola unità immobiliare rispetto al totale del Condominio
Ci siamo messi nei panni sia dell’Amministratore che del Condomino, e abbiamo inventato un nostro formato di bolletta, più semplice e a nostro avviso più chiaro e utile. Qua potete vederne un fac-simile della bolletta del calore. Grazie ai pochi numeri riportati, ai grafici e alle statistiche, chi la guarda ha modo di capire quanto ha consumato e in quale stanza, e ha una prima idea su come agire per poter risparmiare.
Il contributo di WAVE per garantire la conformità alle norme
Wave è una società specializzata che si occupa della ripartizione delle spese e, ove richiesto, della lettura degli apparecchi, di tutte le marche principali (verificate qui in due click, su “Calcola il preventivo”, se ci rientra anche la vostra).
Pensiamo a tutto noi in fase di elaborazione, fornendo all’Amministratore ciò che gli serve per poter chiudere il bilancio e convocare finalmente l’assemblea.
Inoltre, grazie alla nostra esperienza anche progettuale sappiamo rispondere in maniera puntuale ad ogni richiesta di chiarimento.
Con Wave potete star tranquilli che il criterio proposto rispetterà le leggi e norme vigenti, evitando così di esporre il Condominio ad eventuali contestazioni o alle sanzioni previste dal D.lgs. 102/2014.